GARANTITO IL DIRITTO AL PROSEGUIMENTO DEL CORSO FORMATIVO PER RAGAZZO AUTISTICO

Il Centro di Formazione Professionale “Simonetta Tosi”di Roma esclude un ragazzo autistico dal centro di formazione in quanto ingiustamente ritenuto“non adatto al percorso formativo”.

Convinta di subire un comportamento fortemente discriminatorio ha deciso di denunciare il fatto.

Paolo, ragazzo invalido al 100% con disturbo dello spettro autistico ad alto funzionamento frequenta da circa 2 anni il Centro di Formazione “Simonetta Tosi” di Roma.

Nel mese di Marzo del 2022, la madre ha ricevuto una telefonata da parte della tutor di Paolo che le comunicava che il Collegio Docenti aveva deliberato l’esclusione dello studente dalla futura partecipazione al corso di formazione poiché, a detta loro, incapace di sottostare alle regole del gruppo classe.

Mi sono rivolta all’ANMIC nella speranza che l’Associazione possa chiedere conto di tale condotta e possa far emergere questa ingiustizia affinché le persone più svantaggiate non siano più discriminate, a maggior ragione se si tratta di strutture che dovrebbero sostenerle. Questo Centro di Formazione ha infatti come obiettivo l’inserimento lavorativo di ragazzi disabili ed è finanziato con risorse pubbliche”

L’Ufficio ANMIC Antidiscriminazione ha contattato il Centro di Formazione chiedendo il proseguimento del percorso di formazione di Paolo in quanto non sussistono ragioni valide per la sua esclusione. Paolo, in virtù della sua patologia, può presentare senz’altro delle difficoltà dal punto di vista adattivo, le quali però non dovrebbero pregiudicare la sua frequenza all’interno della scuola data anche la specificità del percorso, rivolto proprio a ragazzi con diverse disabilità.

A sostegno di quanto esposto nella lettera inoltrata al Centro di Formazione, l’Ufficio ANMIC Antidiscriminazione ha allegato una certificazione emessa dalla neuropsichiatra ASL di riferimento che attesta la presenza di tutti i requisiti necessari al proseguimento del percorso formativo.

Inoltre gli operatori dell’Ufficio hanno suggerito a Franca di fare una richiesta di accesso agli atti al fine di verificare se sussista o meno una vera e propria delibera formale di esclusione del figlio.

Il Centro di Formazione, sollecitato dalla richiesta inoltrata da Anmic e dalle pressioni del genitore, ha provveduto in poco tempo a convocare la famiglia di Paolo confermando l’iscrizione del figlio per il successivo anno di corso, inserendo nella programmazione anche tirocini formativi.

“Il vostro supporto, la pressione esercitata dal vostro Ufficio – racconta Franca - sono stati decisivi. Vi ringrazio vivamente perché poche settimane dopo la vostra lettera indirizzata alla scuola e la richiesta di accesso agli atti, il Centro di formazione ci ha convocati confermando l’iscrizione di Paolo al corso che inizierà questo autunno”

Grazie all’intervento immediato dell’Ufficio ANMIC Antidiscriminazione Paolo potrà continuare a godere dei benefici che questa esperienza formativa può offrirgli, sia dal punto di vista del rafforzamento delle autonomie cognitive sia dal punto di vista relazionale ed ambientale.